I ricci di mare sono velenosi, quindi è importante reagire prontamente e curare la ferita in modo adeguato. Questi animali sono rivestiti da lunghe spine appuntite ricoperte di veleno. Se metti accidentalmente un piede su un riccio di mare o se lo maneggi in maniera maldestra, potresti pungerti. Toccare o camminare su tali spine provoca di solito una lesione da punta dolorosa. Le spine generalmente si rompono nella cute e danno dolore cronico e infezione se non vengono rimosse. Si possono, anche, manifestare dolori articolari, muscolari ed eruzioni cutanee.
Le spine del riccio di mare devono essere tolte immediatamente. L’asportazione chirurgica può essere necessaria per spine molto profonde. L’immersione della parte lesa in acqua calda spesso allevia il dolore.
I ricci di mare vivono esclusivamente in acque salate e per la loro struttura fisica tollerano poco le forti variazioni di salinità nelle acque. La classe dei ricci di mare include 950 specie marine sparse per tutti i mari del mondo. Vivono prevalentemente nei bassi fondali rocciosi. Alcune specie possono arrivare ad abitare anche ad una profondità di 5000 metri. Nel Mar Mediterraneo ci sono ventisei specie ma non tutte sono commestibili.
La specie più largamente conosciute sono la Arbacia lixula ovvero il riccio nero e la Paracentrotus lividus nota come riccio bianco o riccio femmina. Sono quelle più largamente diffuse all’interno del Mar Mediterraneo che possiamo poi ritrovare cucinate sulle nostre tavole in diversi modi. Sono animali molto sedentari ma possono effettuare spostamenti brevi con una lentezza fuori dal comune. Preferiscono vivere in zone ombreggiate e possono ricoprirsi il corpo con sassolini o conchiglie per ripararsi dalla troppa luminosità.