Paralisi facciale

La paralisi facciale, detta anche paralisi di Bell, è una manifestazione clinica caratteristica di numerose malattie, quali: botulismo e poliomelite. Trattasi di una paralisi progressiva coinvolgente i muscoli – in particolare quelli respiratori e della deglutizione: in grado di indurre, raramente, la morte per soffocamento.
Oltre al botulismo e alla polio, si annoverano molte altre malattie responsabili della paralisi flaccida, tra cui ricordiamo: carenza di potassio, infezioni del virus West Nile, sindrome midollare, miastenia grave, malattia di Lyme (Infezione batterica trasmessa dalle zecche), neuropatia periferica, alterazioni nervose e sindrome di Guillain-Barrè (patologia del sistema nervoso periferico).
Nel botulismo, la paralisi flaccida è favorita dall’impossibilità di contrazione dei muscoli, espressione della soppressione del rilascio di acetilcolina.
La paralisi flaccida esordisce con un’improvvisa debolezza degli arti superiori ed inferiori, accompagnata dal progressivo indebolimento dei muscoli respiratori. In generale, nella paralisi flaccida si osserva un’evidente ipotonia (riduzione del tono muscolare).
Le infezioni dovute al virus West Nile sono episodi sporadici, caratterizzati da febbre, mal di testa e, in rarissimi casi, da encefaliti e meningiti. Il serbatoio del patogeno è rappresentato dagli uccelli, ma la trasmissione del virus avviene tramite la puntura delle zanzare.

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